Arte e bambini, con l’app di Artoo i più piccoli diventano protagonisti

Artoo, l’arte raccontata dai bambini

Piacere di conoscerti “Artoo”! Di chi stiamo palando? Di un interessante progetto digitale e cartaceo, a partire dai 4 anni, proposto da Alchemilla cooperativa sociale che lavora con le arti performative e visive partendo dai bambini.

“Artoo, l’arte raccontata dai bambini” nasce come applicazione per tablet e smartphone e ha per protagonista un curioso orso che vive nella soffitta di un museo e che di notte, quando tutto è deserto, scende a osservare le opere d’arte. Questo simpatico amico ha bisogno dell’aiuto dei bambini: non passivi fruitori dell’arte, ma piuttosto li invita a essere veri e propri creatori di contenuti.

L’app si gioca in diverse modalità: al primo piano ci si può muovere tra le opere di Vincent Van Gogh, Vassily Kandinsky e Paul Klee. I piccoli giocatori scelgono una delle porte che conduce nel magico mondo di uno dei pittori e possono disegnare a loro volta utilizzando le forme tipiche di questi artisti, oppure soffermarsi su ciascun quadro. Ogni tela presenta una spiegazione dettagliata fornita dal Direttore del museo, Umberto, ma prima di ascoltarla, Artoo chiede ai più piccoli di registrare un contenuto audio attraverso il microfono del dispositivo che si sta utilizzando. Via libera alla fantasia: impressioni, osservazioni, idee suscitate dall’osservazione del quadro. Dopo la registrazione, ciascun pensiero si colloca in un barattolo, a cui si applica un’etichetta con il nome del bambino e l’età. Con il permesso dei genitori è possibile inviare il barattolo alla collezione di Artoo e riporlo insieme ai pensieri di tutti gli altri bambini, da ascoltare in qualunque momento.

Palazzo reale di Torino e di Genova

Se scendiamo ancora di un piano si accede ai quadri di due importanti Palazzi italiani: Palazzo Reale di Genova e Palazzo Reale di Torino. Il meccanismo è lo stesso del piano superiore, si sceglie uno dei due portoni e ci si trova di fronte a una selezione di cinque opere. Dopo aver registrato un pensiero, si ascoltano le spiegazioni delle opere e le suggestioni suscitate negli altri bambini. Artoo, da grande appassionato d’arte, consiglia di andare con la propria famiglia a visitare dal vivo questi Palazzi (controllando le aperture a seconda delle normative vigenti), magari programmando una bella caccia alle opere che i più piccoli hanno già conosciuto attraverso l’app.

Artoo&Margherita, il libro

Artoo&Margherita e l’angelo apprendista

Sull’onda del successo della versione digitale è stato pubblicato il primo libro cartaceo di quella che si appresta a diventare la serie dedicata al simpatico orso, “Artoo&Margherita e l’angelo apprendista”, scritto da Alberto Ostini e Francesca Gentile con le illustrazioni di Viviana Spreafico. Nell’albo viene raccontata l’amicizia tra Artoo, che si sveglia con una strana macchia scura all’altezza del cuore e una bimba innamorata dell’arte di nome Margherita. I due protagonisti fanno conoscenza con un nuovo quadro arrivato nel museo, “L’angelo Apprendista”, dipinto da Paul Klee nel 1939. Come immaginiamo l’aspetto di un angelo? L’essere del dipinto si discosta dai canoni tradizionali, così come gli originali pensieri dei bambini che hanno osservato l’opera attraverso l’app e confluiscono nella storia: “È un drago di pietra!”, “Un dinosauro dai denti affilati”, “Un maiale vampiro!”. È proprio andando oltre l’apparenza di questo strano angelo che non vola e non canta “angelicamente” che Artoo e Margherita fanno un’importante scoperta. Anche la macchia scura che pesava sul petto dell’orso è sparita, proprio come quando ci si trova di fronte a un’opera d’arte capace di ampliare i nostri orizzonti, mostrandoci nuovi confini.

Non è un caso che Artoo sia un progetto davvero dinamico che si presta a diversi utilizzi sia in gruppi di bambini, che in famiglia. Come risorsa didattica può essere impiegato da insegnanti, bibliotecari, educatori per costruire percorsi interattivi e laboratori incentrati sull’universo dell’arte e sui diversi stili artistici. Inoltre avvicina i più piccoli e le loro famiglie al mondo dell’arte in maniera ludica e coinvolgente, sfruttando le potenzialità dei libri e delle nuove tecnologie.

Sicuramente sentiremo ancora parlare di Artoo impegnato in nuove avventure per musei e del progetto di Alchemilla che promuove un uso consapevole delle nuove tecnologie attraverso la sperimentazione sul piano del digitale, interagendo con il mondo reale, con la lettura tradizionale e la cultura incentivando la collaborazione tra adulti e bambini.

(Ludovica Brunamonti)

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