Elettra. Il Castoro. Recensione
Brian Freschi, Elettra, Il Castoro, Milano, 2021, pp. 184, ill. Elena Triolo, € 14.50. Età: dai 8 anni
Elettra è una ragazzina buffa e un poco goffa; si è appena trasferita e la sua vita sociale non è tutta rose e fiori. Nuova città, nuova scuola, nuovi amici e nuovi “nemici”, che iniziano a prenderla per il naso a causa della sua idiosincrasia nei confronti dello sport. La mamma di Elettra, consapevole della necessità di trovare la giusta direzione per la figlia, decide di provarle proprio tutte: tennis, pallavolo, tiro con l’arco… ma i risultati sembrano scarseggiare a differenza delle brutte figure.
Lo sport ed Elettra appaiono come due rette parallele: non si incontreranno mai, almeno sino al giorno in cui la giovane ragazzina assiste ad un balletto…ma, dice la mamma, la danza non è uno sport!
La nuova graphic novel edita da Il castoro ci racconta, tra molte risate e bislacchi personaggi, la voglia di inseguire i nostri sogni, al di là di ciò che gli altri possano pensare. Un gentile e spensierato inno alla libertà di scelta, qui spinta da tavole le cui scelte stilistiche restituiscono una gentilezza cromatica il linea con la narrazione.
Il racconto, ideale per un target esteso (8-99), riesce a raccontarci di una protagonista fifona, timida e pasticciona, che, nonostante le sue difficoltà sarà in grado di affrontare un mondo dei pari carico di sguardi e sfide, e al contempo quello degli adulti, in cui lei stessa trova accoglienza e ostacoli. L’importante sarà non mollare la presa per riuscire ad inseguire un sogno dettato dalla passione. (Loris Gualdi)